Energy Empire, il nuovo gioco da tavolo sulle energie rinnovabili, è ormai una certezza: Area Science Park di Trieste ha infatti prodotto cento prototipi che saranno distribuiti presso enti e aziende che si occupano di energie rinnovabili.
Ma in cosa consiste il gioco? E qual è la sua storia? Energy Empire, creato da Gianluca Carta, Martina Manieli e Giuseppe Nieddu, nasce come progetto conclusivo di un Master sulle energie rinnovabili organizzato da Isforapi col sostegno di Area Science Park, Fondazione per il Sud, Lariso e Censis. L’idea, abbozzata nel corso delle lezioni, si è concretizzata durante lo stage effettuato dai tre ragazzi presso Laboratorio Scienza e CRS4. Nel corso del tirocinio si è data una forma reale al gioco e si è partiti con la realizzazione del primo prototipo, valutato poi come miglior project work del Master.
Lo scopo di “Energy” è quello di sostituire le fonti fossili con quelle rinnovabili, cercando quindi di soddisfare l’intero fabbisogno della propria nazione di competenza grazie unicamente alle energie rinnovabili. A metà strada fra Monopoli, Risiko e Trivial Pursuit visivamente consta di un tabellone perimetrato da caselle lungo le quali muoversi, di pedine, banconote e cartoncini. Dopo essersi scelto la nazione di competenza il giocatore dovrà essere abile a districarsi fra installazioni, ricerca e incentivi, rispondendo a domande sulle energie rinnovabili e stando sempre attento a rispettare i vincoli dell’Unione Europea.
Un modo fresco e divertente per comunicare un tema caldo come quello delle energie rinnovabili: questo è il primo aspetto positivo che si coglie dando anche solo un veloce sguardo alla confezione di Energy Empire. Non pochi si stanno accorgendo delle potenzialità didattiche e comunicative del gioco, e varie aziende, mezzi di comunicazioni e altri personaggi che ruotano attorno al mondo della divulgazione scientifica si stanno interessando al prodotto. Una testimonianza, quindi, di come creatività e competenze tecniche possano essere sfruttate entrambe per far apprendere contenuti scientifici anche a chi proprio non ne vuole sapere di libri e formule.
Infine, lasciatecelo dire, Energy Empire rappresenta anche un piccolo motivo d’orgoglio per noi di Laboratorio Scienza che abbiamo sostenuto e appoggiato l’idea dalla sua nascita, fermamente convinti che una buona comunicazione scientifica possa e debba essere anche eclettica e creativa, divertente e semplice ma mai banale.
Lo staff di Laboratorio Scienza
(18/02/2010)